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Secondo uno studio del 2020, il 38% 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘧𝘧𝘪𝘤𝘰 𝘰𝘯𝘭𝘪𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘣𝘰𝘵 e il 𝟮𝟬,𝟰% 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗺, 𝗺𝗮𝗹𝘄𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗳𝘁𝘄𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗵𝗮𝗰𝗸𝗶𝗻𝗴.

Benché ogni settore sia interessato dal problema, tra i più colpiti troviamo:

𝗦𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶 (47,7%),

𝗜𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (45,7%),

𝗜𝗧 𝗲 𝗦𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 (45,1%),

𝗠𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗶 (39,8%)

𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 (37,5%).

Quasi i tre quarti del traffico malevolo sono classificati nella categoria “𝗕𝗼𝘁 𝗔𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗣𝗲𝗿𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶”, in grado di usare indirizzi IP casuali, cambiare identità e imitare il comportamento umano.

𝘗𝘪𝘶̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘪 𝘣𝘰𝘵 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘰𝘴𝘪 𝘴𝘪 “𝘴𝘱𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢” 𝘱𝘦𝘳 𝘎𝘰𝘰𝘨𝘭𝘦 𝘊𝘩𝘳𝘰𝘮𝘦. Infatti, sull’onda della popolarità del browser, i bot malevoli hanno “impersonato” il browser Chrome ben nel 55,4% dei casi studiati.

Per il terzo anno consecutivo, 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗯𝗹𝗼𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮: nel 2019, il 21,1% dei blocchi nazionali proveniva infatti da questo paese seguito dalla Cina con il 19%.

Nonostante ciò gli 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗨𝗻𝗶𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗮 “𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙥𝙤𝙩𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙚𝙞 𝙗𝙤𝙩 𝙘𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞” con il 45,9% degli attacchi provenienti dal paese.

Esɪsᴛᴏɴᴏ ᴘɪᴄᴄᴏʟᴇ ᴀᴄᴄᴏʀᴛᴇᴢᴢᴇ ᴄʜᴇ ᴏɢɴᴜɴᴏ ᴅɪ ɴᴏɪ ᴘᴜᴏ̀ ᴀᴅᴏᴛᴛᴀʀᴇ ᴘᴇʀ ᴇᴠɪᴛᴀʀᴇ ᴅɪ ɪɴᴄᴀᴘᴘᴀʀᴇ ɪɴ sᴘɪᴀᴄᴇᴠᴏʟɪ ɪɴᴄᴏɴᴠᴇɴɪᴇɴᴛɪ:

𝐹𝑖𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑝𝑎𝑚 𝑒 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑣𝑖𝑟𝑢𝑠 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑒𝑑 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑖, 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚!
Impara a riconoscere le mail dannose: 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑚 e, soprattutto, 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑙𝑖𝑐𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑢 𝑙𝑖𝑛𝑘 𝑜 𝑎𝑝𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑚𝑎𝑖𝑙 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑒.
𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗲, 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮. 𝗘𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗰𝗸𝘂𝗽 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗱𝗮𝘁𝗶.

Al di là di questi accorgimenti, la tua Azienda merita soluzioni mirate e competenza. 𝐶𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑡𝑎𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑢𝑙𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑎.

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